Proprio così.
Ecco l’ovvietà di oggi faticosamente sviscerata per tentare di dare un chiarimento in merito alle tante domande che mi arrivano in questi giorni circa il mio ultimo esclusivo pupo.
Il Forrest Supreme Reference è un prodotto assolutamente hi end.
Cosa significa?
Semplicemente che esso è un lusso.
Come tutto ciò che è contraddistinto da quel suffisso.
Non suona semplicemente bene, ma da quel qualcosa (di preziosissimo) in più che lo pone di diritto in quell’ambito tanto dorato e che purtroppo richiede la Madonna in impegno progettuale, intellettuale e costruttivo per ottenerlo.
Va meglio del Nero?
La domanda più frequente.
Risposta.
No. Non va meglio del Nero.
E’ un qualcosa di molto diverso dal Nero.
Basta infatti quest’ultimo per raggiungere la perfezione in tutti i parametri della riproduzione audio.
E allora?
Quello che fa è andare oltre un suono ben riprodotto, arricchendo l’esposizione di quel realismo e di quella classe che sono propri degli apparecchi hi end.
Perché, ricordiamocelo, è l’elettronica che sta suonando, mica il cavo. Quello che fa quest’ultimo è permettere ad una elettronica di riferimento di tirar fuori fino all’ultima goccia di quelle sue peculiarità così speciali tanto da renderla appunto… ‘reference’.
Ma anche su quest’ultima, se ci pensate bene, vale la stessa considerazione.
Essa, se ben ottimizzata, non suona ‘meglio’ di quella immediatamente al di sotto nel catalogo, ma conferisce (se si è capaci di tirarglielo fuori) quel quid in più tanto esclusivo che la pone ai vertici della riproduzione.
Ad un determinato livello, non esistono più stravolgimenti macroscopici, ma preziosissimi, e ahimè, costosissimi dippiù, impossibili da descrivere a parole, ma assolutamente magiche e meravigliose da ascoltare ed assaporare.
Andiamo ai costi.
Il Supreme Reference non costa poco. Tuttavia nemmeno un’elettronica di riferimento la regalano.
Così, se esso migliora in maniera sbalorditiva un qualcosa di qualitativamente elevato, ma identificabile al di fuori del range del puro hi end, diventa invece un qualcosa di prezioso e sensato dal punto di vista anche del puro investimento se adottato in apparecchi state of the art.
Perché qualcuno pensa di investire denari in questo genere di apparecchi?
Semplicemente perché vuole e pretende il massimo.
Ecco il senso del Supreme Reference.
Esso riesce a tirarglielo fuori quel doratissimo dippiù che rende quell’oggetto speciale e unico, giustificando e valorizzando i denari spesi.
Senza un cavo come il Supreme (o prodotti analoghi) quell’elettronica rimarrà confinata nello stadio di ‘suona molto bene’.
Che chiaramente può bastare.
O anche no.